Descrizione
La grandine del giorno di Pasquetta non ha risparmiato neanche le coltivazioni agricole di Maniace, ricche di succose pere e pesche. Lo segnala il sindaco, Salvatore Pinzone Vecchio, che ci racconta come la comunità in questo momento tema di aver perso anche il 50% della produzione.
«La grandinata è stata eccezionale. - ci dice - All'improvviso sono caduti giù chicchi di grandine grossa come ceci. Ne hanno fatto le spese i fiori degli alberi di pesche e di pere che rappresentano il settore portante della nostra economia agricola. Speriamo di sbagliarci e di esagerare - aggiunge il primo cittadino - ma da una prima stima sembra propri che metà del raccolto sia andato perduto».
Il sindaco entra nel dettaglio dei danni: «Tutti i germogli colpiti non produrranno frutti, quelli appena sfiorati potranno anche far arrivare a maturazione un frutto che però sarà macchiato e quindi non in condizione di essere commercializzato. Aspetto- che i tecnici della condotta agraria ci informino sull'entità dei danni, di certo noi faremo quanto di nostra competenza per venire incontro agli agricoltori, compreso eventualmente, se possibile, anche la richiesta di dichiarazione dello stato di calamità naturale».
Il territorio di Maniace coltivato a frutteti è di circa 163 ettari, di cui appena 40 sono pescheti. Il resto sono quasi tutti terreni coltivati a pere di diversa qualità. Complessivamente si producono più o meno 8000 chili di pesche per ettaro di terreno coltivato per circa 32 quintali complessivi, mentre sono addirittura 10.000 i chili di pere che si producono ogni ettaro di terra che i maniacesi coltivano con cura, per un quantitativo complessivo che si aggira sui 120 quintali di frutto. Numeri importanti che da soli indicano il valore economico di un comparto agricolo che un'anomala gradinata, a qualche giorno dal mese maggio, rischia di dimezzare.
Gaetano Guidotto
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Ultimo aggiornamento: 17 maggio 2023, 15:06